domenica 24 luglio 2011

L'estate dei fantasmi di Saundra Mitchell

Questa volta parliamo di un libro chè è già nelle librerie: "L'estate dei fantasmi" di Saundra Mitchell:


Trama:
Benvenuti a Ondine, soporifero paesino della Louisiana in cui non succede mai niente. L’unico fatto degno di cronaca risale a molti anni fa, quando un ragazzo scomparve misteriosamente. C’è chi dice che sia affogato nel lago, chi sostiene che sia scappato lontano. Questo posto dimenticato, popolato da ragazzini indolenti, vecchi benpensanti e manovali non offre molti diversivi per Iris e Colette. Le due amiche inseparabili si preparano a passare l’afosa estate dei loro quattordici anni fra noia e sogni di fuga dalla monotonia. Ma quella caldissima estate, inaspettatamente, si rivela per loro piena di segreti, misteri e scoperte, tra l’emozione di esperienze normali, come il primo amore, e paranormali, poiché a Ondine il posto più vivo sembra essere il cimitero. 

Il libro è sempre della serie YA, ma penso sia adatto anche a un pubblico più giovane, anche dai 10- 12 anni.

La storia si apre con la storia di Iris e Colette, due adolescenti che vivono a Ondine, una piccolissima città dove non succede mai nulla e dove l'unico intrattenimento è la predica del prete di paese. Per ovviare alla noia le due ragazze inventano storie e incantesimi, e fingono di essere streghe, cavalieri e così via. Una volta, per gioco, si sdraiano su delle tombe al cimitero e fingono di invocare dei fantasmi, ma la cosa stupefacente è che Iris ne vede davvero uno, è il fantasma di Elijah Landry, un ragazzo scomparso parecchi anni prima in circostanze misteriose.

Da allora, per  Iris, incominciano i guai, infatti sembrerebbe che il fantasma di Elijah non sia intenzionato a lasciarla in pace fino a quando non si farà luce sulla sua scomparsa, e da allora inizierà una vera e propria indagine che vedrà, nei panni di investigatori, Iris, Colette e l'amico Ben. Ma far luce su un mistero del genere non è facile, specie se le persone di Ondine non sono disposte a parlare, se Elijah fa dei dispetti e se le questioni di cuore tra Ben, Colette e Iris si mettono in mezzo....

Un libro che mescola fantasy e giallo, adatto per un pubblico molto giovane e con un finale un po' fuori dalle righe che mi ha lasciato sorpresa.

mercoledì 20 luglio 2011

"Starcrossed" di Josephine Angelini

Oggi vi voglio parlare di un libro ancora inedito in Italia, ma che a settembre verrà pubblicato dalla Giunti, con la sua Collana Y. Ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima grazie alla copia che mi hanno mandato e perciò ringrazio la casa editrice ;)
Diamo uno sguardo alla cover e alla trama innanzitutto:



Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell'isola, Lucas Delos, davanti a tutta la sua classe. L'episodio si rivela essere qualcosa di più di un mero incidente. Helen teme per la sua salute mentale: ha iniziato ad avere incubi di notte e allucinazioni di giorno. Ogni volta che vede Lucas le appaiono tre donne che piangono lacrime di sangue. Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che lei e Lucas non stanno facendo altro che interpretare i ruoli di un'antica tragedia d'amore. Le apparizioni femminili rappresentano infatti le Erinni. Helen, come l'omonima Elena di Troia, è destinata a dare inizio alla guerra a causa della sua relazione con Lucas. I due scoprono sulla loro pelle che i miti non sono leggende. Ma è giusto o sbagliato stare con il ragazzo che si ama se questo significa mettere in pericolo il resto del mondo? Come si sconfigge il destino?

Starcrossed è il primo volume di una trilogia del genere Urban fantasy per YA.

Il libro narra la storia di Helen, una timida e impacciata ragazza, ma molto bella. Helen odia trovarsi al centro dell'attenzione e, in un certo senso, maledice la sua stessa bellezza e l'altezza che portano tutti i turisti della piccola isola dove vive, e tutti i ragazzi a voltarsi a guardarla e a fissarla.
La protagonista, come tutte le ragazze della sua età, frequenta la scuola superiore, e viene emarginata soprattutto per la gelosia delle altre ragazze che fanno di tutto per screditarla agli occhi di tutti, e facendola sentire più sola e emarginata che mai. Helen ha anche una situazione familiare un po' difficile alle spalle, dato che è cresciuta sola con suo padre, in quanto sua madre l'ha abbandonata quando era molto piccola, portandosi via con se tutto, anche gli oggetti e le fotografie, e lasciando a sua figlia, come unico pegno d'affetto, una collanina con un ciondolo a forma di cuore che Helen non toglie mai. Tuttavia questo non ha mai fatto di lei una persona triste e troppo sola, infatti può contare dell'appoggio della sua amica d'infanzia esuberante e simpatica e con una risata irresistibile, tanto da valerle il soprannome di "Ridarella", e di un padre che l'adora, anche se loro non riescono a smorzare la voglia di Helen di lasciare quella piccola isola che ormai le sembra claustofobica e viaggiare lontano.

Helen, oltre che essere molto bella ha anche delle caratteristiche fuori dal comune, come una forza e una velocità incredibili, ma sono cose che comunque non lascia vedere alle altre persone. Nelle gare di atletica rallenta per arrivare seconda e non usa mai tutta la sua forza.

Un giorno si diffonde la notizia che una famiglia allargata e con tanti ragazzi, si è trasferita nell'isola, e tutti i ragazzi e le ragazze (dotati di una bellezza incredibile) frequenteranno l'unica scuola superiore dell'isola. Dall'arrivo della famiglia Delos incominceranno i guai per Helen, infatti le incominceranno ad accadere cose incredibili ed inspiegabili, come degli incubi e delle allucinazioni in cui vedrà apparire tre megere che piangono e urlano cose spaventose come, per esempio "sangue chiama sangue" e "assassini". La cosa più incredibile è la rabbia che monta nella placida e timida Helen ogni volta che vede i Delos, che la porta a cercare di strangolare Lucas, uno dei Delos, la prima volta che lo vede.

Ma anche Lucas e il resto della famiglia nascondono qualche segreto. Anche loro vedono le megere, sono dotati di una forza incredibile e sembrano essere dilaniati dalla stessa furia omicida quando la vedono.

Lucas e Helen, nonostante l'odio reciproco, iniziano ad avere uno strano legame di amore-odio, soprattutto dopo un tentativo di aggressione ai danni di Helen, il primo di una lunga serie, durante il quale Lucas interviene per salvarla. Piano piano Helen scoprirà tutta la verità sulla sua natura, ovvero che lei è una Discendente, ovvero discende da dei semidei, e le donne che vede sono le Erinni (conosciute anche come Furie) che spingono i Discendenti delle varie Case (ovvero delle varie divinità) a uccidersi, ma, dopo essersi slavati a vicenda, Lucas e Helen non saranno più  tormentati da loro.

Helen dovrà imparare a combattere e gestire al meglio i suoi straordinari poteri, perchè la sua vita è in pericolo dato che i discendenti della stessa Casa dei Delos vogliono ucciderla e, se dovessero riuscirci, si romperebbe il patto stipulato da Zeus con le Parche e le divinità potrebbero tornare sulla terra e proseguire la loro guerra (iniziata con la famosissima guerra di Troia) e distruggerebbero il pianeta. Ma la morte di Helen non è l'unica cosa che può rompere il patto; il patto si romperebbe anche se Helen e Lucas si mettessero insieme, ma per Lucas e Helen stare lontani è una tortura e non possono far a meno di desiderarsi e stare vicini.....

Il libro è pieno di colpi di scena e supence, e la costante tensione delle imminenti battaglie e della storia d'amore travagliata e impossibile tengono il lettore incollati alle pagine del libro.

Personalmente il libro mi è piaciuto parecchio, mi è piaciuta la storia ma anche l'idea di usare le divinità e la storia greca, cosa che avevo già apprezzato nei libri di Percy Jacson e che sono felicissima di ritrovare in questa nuova serie.
Sono innegabili alcune analogie con la saga di Twilight, nei tratti generali dei personaggi ho potuto riconoscere i tratti dei Cullen (per esempio c'è qualche analogia tra Edward e Lucas, Emmett e Hector, tra la veggente Cassandra e Alice, e in Helen c'è parecchio di Bella), ma devo dire che sostanzialmente, a parte una parte iniziale che partiva in modo simile (come avrete potuto capire da quello che vi ho raccontato dell'incipit del libro), il libro si distanzia dall'altra saga parecchio, sia come trama che contenuti.

Spero di poterne leggere presto il seguito (anche se per ora il secondo libro non è stato ancora pubblicato neanche in America, nonostante sia stato già annunciato dalla scrittrice che, nelle sue interviste ha parlato già di 3 libri)., e ringrazio la Giunti per avermi permesso di leggere in anteprima questo bellissimo libro! :D

E voi lo leggerete? potrebbe piacervi?

domenica 10 luglio 2011

Angel

Oggi, dato che avevo un po' di tempo libero ne ho approfittato per rimodernare la grafica del blog, devo dire che sono abbastanza soddisfatta e finalmente ho capito come si inserisce la chat laterale! XDDD

Oltre che divoratrice di libri di Urban fantasy (purtroppo ultimamente il tempo scarseggia e non riesco a finire i libri che incomincio), sono un'artista (o almeno provo a diventarlo), perciò volevo postare uno dei miei disegni.
Solitamente lavoro sempre con il carboncino o i pastelli (carrè, e matite) ed ora sto iniziando a cimentarmi con l'Ecoline (per chi non l'avesse mai sentito, l'ecoline è un acquerello liquido, una via di mezzo tra una china e un acquerello, questi sulla destra, per intenderci! :D).

Quello che vi mostro oggi è uno dei miei disegni preferiti. L'ho intitolato Angel.
Il disegno è tratto da una fotografia, uno stock, che ho trovato su DeviantArt (link), mi sono innamorata di questa foto dalla prima volta che l'ho vista, adoro la posa e la bambina ritratta, e gli occhi sono meravigliosi.

Ho eseguito il ritratto con i pastelli a matita e carrè. I carrè sono chiamati anche crete colorate, sono dei bastoncini di colore rettangolari e si differenziano dagli stick di pastelli colorati sia per prezzo (costano di più U_U), consistenza e utilizzo (infatti i carrè possono trasformarsi in colori ad olio se mischiati con l'olio di lino).



Presto ve ne mostrerò altri, anche con gli Ecoline. Se volete più informazioni sulle tecniche o consigli scirvete pure nei commenti o nella chat al lato. vi ricordo che è possibile vedere tutti i miei lavori sulla mia gallery di DeviantArt, il link è sulla sinistra della pagina. ;)

martedì 5 luglio 2011

Il club dei suicidi di Albert Borris

Questa volta parliamo di una nuova uscita della Giunti, una delle due previste per luglio, ovvero Il club dei suicidi di Albert Borris:


Editore: Giunti (Collana Y)
Pagine: 224
Prezzo: 14,50 euro
Data di pubblicazione: 6 luglio 2011

Trama:
Sul sedile posteriore della macchina il timido protagonista Owen ripensa ai suoi sette tentativi di suicidio fallito. Così inizia "Crash in to me", un romanzo on the road, il viaggio strampalato della strana compagnia dei "Suicide Dogs", quattro teenagers legati da un patto dimorte. Dopo essersi conosciuti in una chat per aspiranti suicidi, i ragazzi decidono di partire dal New Jersey e attraversare il paese in un pellegrinaggio che toccherà le tombe di alcune celebrità che si sono tolte la vita, dalla poetessa Anne Sexton, prima tappa a Boston, a Kurt Cobain, passando per Judy Garland, Ernest Hemingway e Hunter S. Thompson. Un rituale che dovrebbe preludere al loro stesso suicidio. Scenario drammatico per il traguardo: la Death Valley.

I dieci modi peggiori e più stupidi per suicidarsi:
10. Fare finta di avere una pistola e di sparare contro la polizia
9. Soffocarsi con un sacchetto di plastica
8. Arruolarsi
7. Saltare giù dal tetto di una casa
6. Leccare una presa elettrica
5. Tagliarsi i polsi con un coltello di plastica
4. Fumare e aspettare che ti venga il cancro
3. Starsene in piedi su una collina sotto la pioggia con una gruccia di metallo in mano e aspettare un fulmine
2. Overdose di lassativi! (dovrebbe essere al primo posto)
1. Ascoltare i Nirvana in macchina finché il cervello non ti va in pappa.
Il libro incomincia in medias res, ovvero nel momento in cui l'ultimo membro dei Suicide Dogs sale nell'auto che li accompagnerà nel loro viaggio.
I suicide Dogs sono un gruppo di ragazzi adolescenti legati da un patto di morte, si sono conosciuti attraverso una chat (due anche in un istituto psichiatrico) e hanno deciso di intraprendere un viaggio che li porterà , dopo una serie di tappe, a Death Valley, dove si suicideranno insieme.
Il gruppo, composto da quattro ragazzi (due ragazze e due ragazzi), è intenzionato a recarsi sulla tomba di quattro personaggi famosi morti suicidi (ovvero la poetessa Anne Sexton, gli scrittori e giornalisti Hunter Thompson e Ernest Hemingway e il cantante dei Nirvana, Kurt Cobain), prima di farla finita una volta per tutte, perciò decidono di salire sulla macchina di uno dei quattro ragazzi (Frank).
Ogni ragazzo ha una personalità diversa e una storia alle spalle che verrà svelata un po' per volta durante il viaggio, in cui potremo leggere sia ciò che avviene e potremo scoprire i retroscena della storia grazie alle sezioni di chat ricordate da Owen, il protagonista.
Owen, il protagonista della storia e voce narrante del racconto, è un ragazzo molto introverso e che non ama parlare o il contatto con gli altri, ama leggere e sa molte cose sul suicidio e sui personaggi famosi che si sono suicidati, ha provato molte volte il suicidio con varie modalità, dal provare a soffocarsi con un sacchetto a provare a lanciarsi sotto un camion in autostrada, ed è finito in un istituto psichiatrico dove ha conosciuto una ragazza che poi è entrata a far parte dei Suicide Dogs, la colta e omosessuale Jin-Ae. Alla combricola si sono uniti anche Frank, l'autista del gruppo, un po' autoritario e che ama lo sport, e l'esuberante Audrey.
Durante il viaggio i quattro ragazzi impareranno a conoscersi, scopriranno pian piano le loro storie che li hanno portati a tentare il suicidio più volte e nei metodi più strampalati e ridicoli possibili (ricordo che è un libro YA, quindi abbastanza leggero) e stringeranno tra loro un legame di amicizia che li porterà a rimettere in discussione il loro patto e a chiedersi se ne valga la pena.
Non è tra i miei libri preferiti, tuttavia lascia numerosi punti di riflessione, il tutto è trattato in modo abbastanza leggero e ironico, consigliato a chi piace questo genere.